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Nell'ambito della celebrazione del suo Bicentenario, il Museo del Prado posta a fumetto che racconta le storie quotidiane di questa istituzione -Y qualche evento straordinario- con una dose di emozione e tenerezza.
Con questo quarto titolo, il Museo del Prado consolida la sua linea editoriale di fumetti dopo Il trittico incantato di Max, El perdón y la furia di Altarriba e Keko e Idilio di Montesol.
est sento comico, basato su un'idea di José Manuel Matilla, capo della Conservazione dei disegni e delle stampe e responsabile della linea editoriale di fumetti al Museo del Prado, è pubblicato con motivo del Bicentenario del Prado per raccontare alcuni degli aneddoti che l'istituzione è stata protagonista nei suoi 200 anni di storia e che non sempre hanno raggiunto il pubblico.
Il fumetto, che cosa raccoglie sette storie, inizia con la finzione della visita di Goya il primo giorno di apertura e continua con storie reali sui visitatori, le guardie, i restauratori, i curatori, i direttori, le visite ufficiali, la stampa e le mostre.
Un libro che avvicinerà il lettore allo stretto legame che si è instaurato tra le opere d'arte che il Prado custodisce e i professionisti che hanno il privilegio di lavorare a diretto contatto con loro.
Un legame che ha trasceso quest'area e raggiunge allo stesso modo i suoi visitatori, che sentono questa istituzione bicentenaria come loro.
Dalla mano di Etelvino Gayangós -perpetuo portiere di questo museo e interlocutore di pittori, lavoratori e visitatori-, le sue 99 pagine a colori raccontano una visione diversa da quella offerta nei resoconti ufficiali, ma non per questo meno reale, e sulla base di fatti documentati come la storia del furto di pezzi dal tesoro dei delfini che un centinaio di anni fa mise alla prova il "laboratorio del crimine" dell'epoca; il notizie false di cui il Museo è stato oggetto nel XIX secolo —Un terrificante incendio nelle sue stanze - che ha contribuito a salvarlo dall'oblio del governo; il bomba caduta nei pressi dell'istituto durante la guerra civile e che, custodito per decenni da un privato, oggi fa parte del loro catalogo; onda storia del visitatore anonimo che per anni ha conservato le cartoline come ricordo della sua visita.
Credito immagini: Museo del Prado.
Via NdP Museo del Prado.
Dopo gli studi di Storia all'Università e dopo molte prove precedenti, è nato Red Historia, un progetto che è emerso come mezzo di divulgazione dove si possono trovare le notizie più importanti di archeologia, storia e scienze umane, oltre ad articoli di interesse, curiosità e molto altro. Insomma, un punto di incontro per tutti dove condividere informazioni e continuare ad apprendere.